Roma, 18 luglio - “La carenza di operatori socio-sanitari ci pone dinanzi a una vera e propria emergenza sociale. Se non verrà trovata una rapida soluzione al problema, si rischierà di non poter prestare adeguati servizi socio-sanitari a tutta la popolazione anziana, mettendo anche in grave crisi tutte le RSA del territorio nazionale nonché tutti i servizi domiciliari”. Lo dichiara Michele Colaci, presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca, a proposito della forte carenza di personale sanitario e assistenziale che minaccia di inficiare l’intero comparto in Italia.
“Da una rapida stima – aggiunge - possiamo senz'altro affermare che il fabbisogno di operatori socio-sanitari necessari per assistere i nostri anziani, è valutabile intorno alle cinquantamila unità”.
Il presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca, quindi, lancia una proposta: “Introdurre figure complementari, come le Adest (Assistenti Domiciliari e dei Servizi Tutelari), Ota (Operatore Tecnico addetto all’Assistenza) e gli assistenti familiari, per gestire l'emergenza. Chiediamo anche di rimodulare i corsi Oss per adeguarli ai fabbisogni regionali, allargandoli alla platea degli istituti formatori autorizzati. In mancanza di questi semplici provvedimenti, nel giro di poco tempo – conclude Colaci - tutto il sistema entrerà in crisi”.