Approda a Roma la vertenza ex Ilva. Oggi una delegazione di lavoratori di Uilm, Fiom e Usb Taranto saranno nella capitale. Alle 15 ci sarà un incontro con una rappresentanza parlamentare di maggioranza e di opposizione del territorio tarantino, incontro durante il quale sarà consegnato un documento sindacale sulla vertenza e l'esito del referendum effettuato nei giorni scorsi tra i lavoratori di Taranto sui contenuti del decreto varato dal governo Meloni. Su quel provvedimento al centro dell'incontro con tutte le parti convocato dal ministro Urso per il prossimo 19 gennaio continuano ad affiorare divisioni. Ieri, il centrodestra tarantino con una nota congiunta firmata dall'on. Dario Iaia, coordinatore di Fratelli d'Italia in provincia di Taranto; dall'on. Vito De Palma, coordinatore provinciale di Forza Italia; da Luigi Laterza, coordinatore provinciale Taranto della Lega; e da Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore città di Taranto di Noi con L'Italia ha denunciato «il teatrino» del «duo Melucci ed Emiliano che si ergono al ruolo di assoluti rappresentanti del territorio e degli enti locali al fine di schierarsi contro il Governo Meloni sul tema del decreto Ilva». Gli esponenti del centrodestra sostengono «che chi ricopre un ruolo istituzionale non rappresenta solo se stesso o la propria parte politica e dovrebbe essere disponibile al dialogo ed al confronto. Emiliano e Melucci pretendono di assurgere al ruolo di unici rappresentanti di un territorio. In realtà, è evidente a tutti che loro si muovono e rappresentano solo e soltanto il centrosinistra ed i loro obiettivi sono solo politici». Pronta la replica del deputato Dem Ubaldo Pagano che ricorda la «magnifica opera del centro-destra riguardo alla dolorosa faccenda dell'ex Ilva» e il «decreto del 2010, con cui l'allora Ministro dell'Ambiente del Governo Berlusconi autorizzò l'innalzamento dei limiti di emissione del benzoapirene, inquinante cancerogeno, nelle città con un numero di abitanti superiore ai 150mila». Ma le divisioni emergono anche nel mondo imprenditoriale con Confindustria Taranto che venerdì prossimi riunirà il suo consiglio generale per prendere una posizione in vista dell'incontro del 19 a Roma dopo che il vicepresidente Vladimiro Pulpo, il presidente della sezione metalmeccanica Antonio Lenoci e altri dirigenti e iscritti dell'associazione datoriale, hanno firmato documenti in netta contrapposizione con la linea del presidente Toma, lasciandosi ispirare dall'ex presidente Luigi Sportelli, rappresentante di ArcelorMittal in seno a Confindustria e lanciato verso le prossime elezioni per la guida della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi. Nella partita c'è anche Confapi che in una nota fa sapere di ritenere «fondamentale mantenere la barra dritta per scongiurare ulteriori squilibri nel tessuto economico-sociale del territorio. È necessario mantenere la produzione ed assicurare continuità lavorativa» e che «queste posizioni siano condivise dalle aziende dell'indotto non ad essa associate, non implica alcuna ingerenza nelle dinamiche delle altre associazioni datoriali del territorio, come strumentalmente è stato fatto trapelare nei giorni scorsi».