Il Bonus 110% nell'Isola non conosce pausa estiva e anche ad agosto fa segnare un'impennata di richieste quasi senza precedenti. I dubbi su eventuali proroghe agli incentivi e soprattutto lo stallo delle compravendite di crediti fiscali tra imprese e istituti bancari non sembrano quindi aver rallentato il successo di una misura che garantisce ai proprietari di immobili interventi di riqualificazione energetica quasi a costo zero. Eppure non tutti sorridono allo stesso modo: le imprese edili dell'Isola, in prima fila quelle più piccole, vivono infatti una situazione che sa di paradossale: costrette ad accettare lavori senza sosta per poter sopravvivere, ma sempre più in difficoltà nel non poter cedere i crediti fiscali ricevuti dai committenti a banche e intermediari finanziari.
I numeri
Il boom del bonus che garantisce detrazioni fiscali o addirittura lo sconto in fattura del 110% dell'importo dei lavori di ristrutturazione è comunque innegabile. Ad agosto in Sardegna, nel mese storicamente di stop per il comparto edile, le richieste di agevolazioni sono cresciute di quasi il 10% oltrepassando il tetto delle 8.600 richieste con investimenti oltre gli 1,4 miliardi di euro, in crescita dell'8,1%. A trainare anche questa volta il settore sono gli edifici unifamiliari (villette e simili per intenderci) con un +11% seguite da condomini (+6,5%) ed edifici indipendenti (+4,7%). E a imprimere un'accelerata alle richieste è stata in qualche modo anche l’incertezza sulla proroga all'incentivo, la cui scadenza è prevista per il prossimo anno. Un moltiplicarsi di futuri beneficiari che ha anche creato un potenziale problema di risorse. Le stime elaborate dalla Fondazione Openpolis hanno infatti evidenziato che l'importo dei lavori per cui è stata autorizzata la detrazione dalle imposte eccede le risorse stanziate. Un problema non da poco per i proprietari che fra qualche anno potrebbero quindi ritrovarsi con un pugno di mosche.
Emergenza
Andrea Virdis, presidente della Confapi-Aniem, conferma le luci e le ombre del settore regionale in un periodo senza precedenti: «Questa estate molti imprenditori non hanno chiuso un solo giorno. Io stesso, che fornisco ponteggi ai cantieri edili, ho lavorato senza pausa per tutta l'estate. L'obiettivo per molti è infatti portare avanti gli interventi e incassare più crediti fiscali possibili per avere la liquidità necessaria a restare a galla. Ma le banche sembrano essersi chiuse a riccio e per chi deve cedere crediti fiscali per centinaia di migliaia di euro è sempre più difficile farlo se non a condizione ogni giorno più svantaggiose». Il rappresentante degli edili lancia un appello: «I numeri da record del Bonus 110% confermano quanto sia indispensabile una proroga. Un allungamento dei tempi garantirebbe infatti più respiro e maggiore possibilità di incassare i crediti da parte di chi ora è sull'orlo del collasso nonostante la grande mole di lavoro. Purtroppo siamo in campagna elettorale e, al netto delle promesse, niente si muoverà prima del 25 settembre».