«Va subito notato che la norma non ammette nessun criterio di proporzionalità rispetto alla violazione imputata, dato che la sanzione parte da un minimo di 10.000 euro, anche per omessi versamenti di minimo importo». Queste le prime parole di Massimo Paniccia, presidente Confapi Fvg. Secondo cui, inoltre, l'Inps prima di emettere il decreto ingiuntivo, dà poco tempo al datore di lavoro per regolarizzare la propria posizione. «Termine – insiste - assolutamente insufficiente perché l'Impresa possa giustificarsi e dimostrare che l'addebito non è in realtà dovuto. L'applicazione letterale di tutte queste disposizioni di legge pone a repentaglio la prosecuzione dell'attività di tante imprese, particolarmente delle piccole, oltretutto già colpite dal Covid e poi dalla guerra e dagli aumenti dei costi energetici».

Confapi Fvg – conclude - sta intervenendo in sede nazionale affinché il Parlamento risolva l'evidente sproporzione sanzionatoria con un apposito emendamento da adottarsi quanto prima possibile anche in via retroattiva.