Il Piemonte userà i soldi del Pnrr anche per sostenere la transizione verso la mobilità elettrica. Il cantiere per arrivare a definire i diversi progetti si è aperto ieri. Oltre alla Regione, con l'assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano che fa da regista, c'è il gruppo Stellantis che potrebbe assumere un ruolo da capofila. Presenti anche i vertici delle associazioni di categoria, da Confindustria Piemonte con il numero uno Marco Gay, a Confindustria Canavese con la presidente Patrizia Paglia, da Api con il presidente Corrado Alberto all'Anfia con il direttore Giammarco Giorda. Quante saranno le risorse a disposizione? Non è ancora chiaro. Prima bisogna definire i filoni su cui si può intervenire. «L'idea è di replicare quello che si sta facendo e portando avanti con l'aerospazio», sottolinea l'assessore Tronzano. E aggiunge: «L'indirizzo è quello della mobilità sostenibile. E importante avere Stellantis al tavolo ed avere la disponibilità di Stellantis perché la grande impresa può coinvolgere la filiera nei progetti, non solo le medie imprese, ma le piccole». Ora parte la riflessione su cosa fare. Entro aprile è necessario che Stellantis e grandi imprese ragionino su cosa investire i soldi che arrivano dall'Europa. Un utile strumento in accoppiata al fondo nazionale che dovrebbe nascere a breve per sostenere l'acquisto delle auto, ad iniziare da quelle che si ricaricano con la spina, fino alle plug-in hybrid, e per accompagnare la transizione e la riconversione delle imprese. Una richiesta emersa durante l'incontro è la necessità di intervenire sulle infrastrutture necessarie alla mobilità elettrica, in particolare il rafforzamento della rete di colonnine per ricaricare le vetture. «Piena disponibilità a far parte del tavolo di lavoro sottolinea Giammarco Giorda, direttore dell'Anfia pronti a discutere di tutte le misure utili allo sviluppo del comparto». Gli fa eco anche il presidente dell'Api, Corrado Alberto, che aggiunge: «Siamo pronti a collaborare per trovare nuovi sbocchi e possibilità per un settore strategico per il nostro territorio». Secondo un'indagine delle associazioni di categoria nel comparto indotto auto, il 60% delle imprese vede un'opportunità dalla transizione energetica, il 93% crede che sarà toccato nei prossimi anni dalla transizione. E il 20% crede che questa transizione rappresenterà una minaccia di chiusura per la propria attività. Ed è proprio su questa fetta di aziende che la Regione e le associazioni vogliono lavorare. E per dare una mano la Regione pensa di mettere a disposizione anche dei temporary manager da affiancare ai piccoli e medi imprenditori che hanno bisogno di una consulenza manageriale. Caratterizzare il Piemonte come area dove la transizione verso la mobilità elettrica ed alternativa viene sostenuta anche dalla Regione con fondi ed interventi ad hoc può servire a rafforzare la presenza di Stellantis, che qui ha radici storiche. La casa automobilistica che ha tra i principali soci Exor, che controlla anche Repubblica attraverso Gedi, potrebbe rafforzare la testa ingegneristica legata ai progetti sull'elettrico e sui combustibili alternativi a quelli tradizionali. Un auspicio anche per le associazioni di categoria del Piemonte.