Crollo del turismo, cancellazioni record : "Il peggio deve venire"
I dati di Fiavet e Confapi: disdette per almeno 15mila viaggi soprattutto da parte di under 30 e post maturità. "Stagione 2021 fallita"
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I romani non viaggiano più, tour operator e agenzie di viaggi gettano la spugna: la stagione 2021 è fallita. Da una settimana agenzie di viaggi e tour operator registrano un crollo di almeno il 50% di richieste di preventivi per viaggi di vacanza all'estero. E sono state cancellate almeno la metà delle prenotazioni effettuate a luglio: secondo la Confapi si tratta di almeno 150mila viaggi già prenotati, soprattutto da parte di under 30 e 20, freschi di maturità, per paesi come Spagna, Malta e Grecia. La stagione è ormai da considerare fallita perché il peggio, secondo Fiavet e Confapi, deve ancora venire: nei prossimi giorni, spiegano le due principali associazioni capitoline di agenzie di viaggi e tour operator, le disdette di preventivi e le cancellazioni di prenotazioni già effettuate sono destinate ad aumentare ulteriormente perché gli ultimi segnali non lasciano ben sperare. «Purtroppo dobbiamo registrare anche cancellazioni da parte di alcuni fornitori e anche di crociere che erano state programmate per i primi giorni di agosto — spiega Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio — e ci sono cancellazioni anche di voli low cost soprattutto sulla Sicilia, Sardegna, Grecia». A far paura è la variante Delta che non accenna a diminuire, gli assembramenti post Europei e quelli legati alla movida, l'avviso della Farnesina sulla possibilità di rimanere bloccati all'estero se si risulta positivi ai tamponi. Ma anche le ultime novità come il coprifuoco nell'isola greca di Mykonos, il nuovo lockdown parziale a Barcellona, le restrizioni in Sicilia e Sardegna. Inutile negarlo, il turismo romano torna a navigare a vista dopo i primi timidi segnali di ripresa a giugno dopo la fine del lockdown. Spagna, Grecia, Cipro, Croazia, Malta, questi i paesi più gettonati: tamponi, niente green pass obbligatorio, e movida senza limiti. Le prime partenze a giugno, complice la fine degli esami di maturità: l'aeroporto inizia a riempirsi, già nella prima metà di luglio al Da Vinci transitano almeno 40mila passeggeri al giorno tra arrivi e partenze. I tour operator sperano di superare almeno il 10% rispetto ai numeri del 2019, anno prima del Covid, quando almeno 600mila romani sono andati in vacanza tra i mesi di giugno e settembre. Ma dopo gli Europei aumentano i contagi e i casi di turisti bloccati all'estero. Adesso i tour operator la stagione è irrimediabilmente persa. «Comunque non era partita secondo canoni normali ma a livelli inferiori anche rispetto all'estate scorsa — conclude il presidente di Fiavet Lazio — adesso la situazione è veramente drammatica anche per gli arrivi, stavano cominciando ad arrivare ma adesso stanno cancellando anche quelle di ottobre". Non migliora la situazione per i turisti provenienti dall'estero in visita a Roma: rispetto a sette giorni fa la flessione, secondo Confapi, è di almeno il 30% di arrivi in meno. Anche in questo caso la speranza dei tour operator era di arrivare almeno al 10% degli arrivi registrati nel 2019, quando sbarcarono nella capitale 30 milioni di turisti. Non sarà così. Del resto a Roma il 50% delle strutture ricettive sono ancora chiuse, soprattutto gli hotel dai tre stelle in su, con costi gestionali molto alti. E rimarranno chiusi. "Varianti, possibili lockdown o restrizioni, viaggi cancellati, contagiati, green pass, vaccini, sostegni che non arrivano: è una tempesta senza fine che ci impedisce di programmare e lavorare — spiega Stefano Donghi, vicepresidente della sezione turismo della Confapi e fra i principali tour opetator a Roma — forse sarebbe il momento di dedicarci a riorganizzare una volta per tutte il settore turistico e lottare per maggiori sostegni e regole. Tanto anche il 2021 è un altro anno fallimentare».