APINDUSTRIA L’associazione sì impegna a fornire servizi mirati e di qualità
Pierluigi Cordua, eletto il nuovo presidente: sempre più vicini alle Pmi del territorio

Da metà settembre Pierluigi Cordua è il nuovo presidente di Apindustria Brescia. Resterà in carica per tre anni. Ad affiancarlo in giunta saranno Marco Mariotti (vicepresidente vicario), Giuseppe Mezzini, Chiara Pastore, Williams Salvini e Paolo Vismara. Classe 1970, sposato da 14 anni con tre figlie, Pierluigi Cordua è amministratore delegato dell'azienda di famiglia ISVE Srl, che si occupa della produzione e commercializzazione di impianti per il riciclaggio di prodotti non ferrosi e di impianti per il trattamento del legno. Dottor Cordua, quali sono i numeri di Apindustria oggi? "Sono numeri significativi. Ad Apindustria sono associate 1.300 imprese di piccole e medie dimensioni il cui fatturato aggregato è nell'ordine di oltre 5 miliardi di euro, mentre i collaboratori impiegati sono circa 32mila. Le imprese che fanno riferimento ai contratti Confapi sono però il triplo, circa cinquemila". li ruolo di Apindustria oggi come lo immagina? "Se pensiamo al periodo di incertezza che stiamo vivendo e che purtroppo continua a persistere, l'associazione diventa sempre più un punto di riferimento. Lo chiamerei un "bacino di esperienze imprenditoriali" da cui attingere a piene mani. Da qui partono iniziative e servizi per gli associati. Mi piace ricordare che la nostra associazione non deve fare profitti e dà eguale valore a ogni socio, indipendentemente dalle quote pagate. Non è retorica, accade proprio così: ogni socio ha un voto a disposizione, non un pacchetto in base alle quote". Quali vorrebbe che fossero i punti salienti del suo mandato? "Le nostre energie saranno sempre rivolte ai nostri associati. Qualsiasi iniziativa partirà sempre da qui, pensando cosa è più utile fare per i nostri colleghi". Quindi facendo un elenco le sue priorità quali sono? "Servizi mirati, di qualità e competitivi per i nostri associati, rafforzamento dell'ufficio sindacale per rispondere in modo sempre più adeguato alla complessità e alla trasformazione in atto nel campo della contrattazione e del welfare aziendale, formazione per i collaboratori e per gli imprenditori stessi, esercizio forte del nostro ruolo di rappresentanza ai tavoli istituzionali. Abbiamo anche avviato una campagna di profilazione dettagliata delle aziende iscritte, molto onerosa in termini di risorse, per essere sempre più puntuali nelle risposte".