LA LOMBARDIA CHE RIPARTE

Le infrastrutture del futuro nel progetto di Confapi e università «L'opera costa 40 miliardi, ma ne rende 150»

Una metropolitana regionale per ripartire. In un momento a dir poco critico per le imprese, Confapi Milano individua un progetto in grado non solo di lanciare la Lombardia come primo motore produttivo d'Europa, ma anche di farne la nuova capitale economica del Vecchio Continente, al posto di una Londra che ha definitivamente imboccato la strada della Brexit. L'idea che Confapi sta mettendo a punto coinvolgerà anche il mondo dell'università.

Alberto Giannoni a pagina 3

 

Metrò regionale per il futuro

«Lombardia ad alta velocità»

Piano di Confapi e università: «Milano nuova Londra Con un'opera da 40 miliardi, aumento del Pil di 150»

Alberto Giannoni

Una metropolitana regionale per ripartire. In un momento a dir poco critico per le imprese, Confapi Milano getta il cuore oltre l'ostacolo e individua un progetto in grado non solo di lanciare la Lombardia come primo motore produttivo d'Europa, ma anche di farne la nuova capitale economica del Vecchio Continente, al posto di una Londra che ha definitivamente imboccato la strada della Brexit. L'idea che Confapi sta mettendo a punto coinvolgerà anche il mondo dell'università, ed è concepita come progetto di sviluppo dell'intera Lombardia, non più solo regione ma area metropolitana. Area interconnessa e infrastrutturata. Così nasce l'idea di una sorta di alta «velocità lombarda», che colleghi direttamente tutti i capoluoghi, anche quelli che ora sono distanti, o raggiungibili solo con disagi e ritardi. A Milano, insomma, c'è chi non rinuncia a pensare in grande. E c'è chi ha l'orgoglio di dire che la Lombardia non può essere dimenticata, anzi può e deve essere al centro di ogni discorso sulla ripresa, nell'immediato come nel medio-lungo periodo. «Ad oggi dice il presidente di Confapi Milano Nicola Spadafora la Lombardia è stata irresponsabilmente estraniata da ogni ipotesi di intervento infrastrutturale strategico. Una Regione che produce un Pil maggiore rispetto, addirittura, a 18 paesi membri dell'Unione Europea, che potrebbe essere il primo distretto industriale d'Europa, dovrebbe essere sostenuta con forza e celerità, nell'ottica di poter riprendere il proprio percorso di crescita, di cui ha sempre beneficiato il Paese». «Sentiamo, da più parti, parlare della ipotesi di realizzare il Ponte sullo Stretto come possibile opera strategica prioritariaag- giunge È bene ricordare che la Sicilia ha un disavanzo fiscale di 10,5 miliardi l'anno con lo Stato italiano, la Lombardia un avanzo di oltre 54 miliardi in favore di Roma, in sostanza, riceviamo decisamente meno rispetto a quanto versiamo. Nonostante ciò, di infrastrutture in Lombardia non se ne sente neppure parlare». «Non è certo una questione di campanilismo di- ce anche Antonio Maria Leonetti, manager Area sviluppo di Confapi ma la Lombardia è stata abbandonata e ha un sistema ferroviario da dopoguerra. Noi sappiamo che se va la Lombardia va tutta l'Italia, e con la Brexit la Lombardia ha una grande occasione per essere ancora più competitiva come sistema lombardo. Le risorse, i fondi europei, usiamoli per lasciare qualcosa di strategico ai nostri figli. Con questo progetto sì che avremmo una visione, costerebbe 40 miliardi ma l'indotto farebbe volare questa locomotiva: il valore aggiunto sarebbe enorme». Di «interventi strutturali diretti al futuro» parla anche Spadafora. «Una visione prospettica a vantaggio delle prossime generazioni chiede Bisogna connettere famiglie, lavoratori e business dell'intero territorio lombardo, attraverso la creazione di un sistema ferroviario efficiente, veloce, sicuro e puntuale che favorisca il trasporto su rotaia, che abbia dunque anche un impatto di sostenibilità per l'ambiente». «Come finanziarlo? conclude il presidente Consentendo alla Lombardia di trattenere annualmente una parte del proprio residuo fiscale, con l'obiettivo di realizzare un progetto di straordinario sviluppo economico e sociale per la Lombardia e, di riflesso, per l'intero Paese. Basta freni per il motore d'Europa».

54 I miliardi di residuo fiscale che la Lombardia vanta nei confronti del resto del Paese, secondo Confapi

 

I VERTICI MILANESI

Spadafora: «Serve una visione di futuro». Leonetti «Ancora più competitivi»