Confapi Sicilia. «Tolti 50 milioni a bando Isi dell'Inail»


PALERMO. La presidente di Confapi Sicilia, Dhebora Mirabelli, lancia un appello al governo nazionale facendo presente che «la sottrazione di risorse Inail agli investimenti non tutela la competitività delle imprese».

Infatti, osserva Mirabelli, «la mancanza di regia e di coordinamento nella distribuzione di risorse per l'emergenza ha fatto sì che ampliando progressivamente le risorse messe a disposizione delle imprese per favorire la spesa corrente a favore della riapertura in sicurezza, come le sanificazioni, in una mancanza di strategia e di una visione d'insieme si sia creata una concentrazione di misure verso un medesimo obiettivo: fornire supporto e aiuto per una riapertura di breve termine senza pensare al dopo».

In pratica, secondo la Confapi Sicilia, fra decreti "Cura Italia" e "Liquidità" si era già provveduto a riconoscere un credito d'imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per le spese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per i lavoratori. Poi, però, si è aggiunto il bando Invitalia di lunedì scorso, finanziato con 50 milioni di euro sottratti dal fondo per il bando Isi dell'Inail dello scorso gennaio dedicato agli investimenti in innovazione e sicurezza per lo sviluppo d'impresa. «Questa - dice Mirabelli - è invece la terza estensione del "credito di imposta perle spese di sanificazione e per l'acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro».

Le risorse Inail per il bando Isi finanziano a fondo perduto il 65% degli investimenti aziendali quali ad esempio l'aggiornamento per l'innovazione tecnologia, l'acquisto di presse, robot, muletti, e tutte quelle misure che contribuiscono a migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori. «Una vera opportunità per le nostre imprese che in Sicilia per il 2020 vale 16,5 milioni su un totale nazionale di 250 milioni».

«Non si potevano "sburocratizzare" le procedure di accesso al bando Isi - si chiede Mirabelli -, ampliare la platea dei beneficiari e aumentare la soglia di fondo perduto? Se il governo continua a distrarre e ridurre questi fondi per finanziare spesa corrente, laddove le imprese possono far ricorso anche a strumenti messi in campo dalle Regioni con bandi specifici e da molti enti bilaterali con misure agevolative ad hoc, cosa rimane per gli investimenti di medio e lungo termine? cosa resta per l'innovazione?»

Confapi, attraverso Ebm ed Enfea, si sta prodigando per sostenere l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale da parte delle aziende aderenti. «Lanciamo un appello accorato all'Inail e al governo perla tutela e la salvaguardia degli obiettivi del bando Isi lasciando i fondi necessari. È compito del Paese iniziare a lavorare anche per rilanciare la competitività dell'economia italiana nel mondo e dare una visione più stabile e meno incerta sul futuro considerate le risorse, le competenze, le bellezze e le eccellenze che abbiamo», conclude la presidente di Confapi Sicilia.