CORRIERE DELLA SERA - BRESCIA pag. 5 • 18-01-2020
 
Pmi, il 2019 si chiude in frenata
Prospettive negative sul 2020
 
Massimiliano Del Barba
 
Brutte notizie per le piccole e medie imprese della provincia di Brescia. L’ultimo quarto del 2019 conferma il rallentamento che si temeva: l’anno appena conclusosi si è chiuso infatti peggio del 2018 e, cosa oggi più importante, le attese per la prima parte del 2020 non sono delle più confortanti. A osservarlo è il Centro studi di Apindustria nell’analisi realizzata attraverso un questionario a 100 imprese associate. Lo studio, come di consueto, osserva le aspettative per il nuovo anno. A livello congiunturale l’ultimo trimestre non inverte la tendenza: «Continuano i segnali di rallentamento nei principali indicatori congiunturali — osserva il Centro studi -. Fatturato in crescita in poco più di quattro imprese su dieci (ma il 39% ha rilevato una contrazione); ordini crescenti per il 30% dei rispondenti, ma calano per la metà degli intervistati; male la produzione, che cala per più di quattro intervistati su dieci; modesta la crescita dell’occupazione (17% dei casi, ma il 9% riduce l’organico)».
 
L’ultimo trimestre è anche poco confortante rispetto agli ordinativi dall’estero (sia Ue che extra Ue). «Si riscontra invece una vivacità, assente nel terzo trimestre 2019, sul mercato domestico — registra il report —: una sferzata di fine anno che porta un aumento marcato degli ordinativi in Italia per due imprese su dieci, mentre un altro 12% rileva un incremento pur contenuto». Sempre dall’Italia arrivano però anche le contrazioni più consistenti (43%), gravi per tre imprese su dieci.
 
Nel complesso, l’intero 2019 presenta dati meno positivi rispetto al 2018. Per quanto concerne le previsioni sul 2020 «prevale la stabilità per il primo semestre dell’anno ma rimangono significative le proiezioni negative, nelle quali cali contenuti ma di sovente anche marcati sovrastano numericamente i casi positivi. Il fatturato Italia si connota per elevata variabilità, con picchi (in aumento o in diminuzione) non trascurabili».
 
«Si continua a navigare a vista e quanto osserva il Centro studi conferma che il 2020 sarà un altro anno complicato per le Pmi — afferma il presidente di Apindustria Douglas Sivieri —. L’export ha avuto un rallentamento e il mercato interno continua a essere troppo debole. Ci sono segnali positivi da una parte ma anche conferme di grande difficoltà per numerose altre Pmi. A non aiutare è anche una situazione politica che permane incerta e manovre finanziarie non all’altezza della situazione».