Con un Consiglio dei ministri lampo sono state stabilite le risorse per affrontare l'emergenza inflazione e non solo. Dalla relazione del premier Mario Draghi e del ministro dell'Economia, Daniele Franco, emerge che nei conti pubblici ci sono maggiori spazi per il decreto Aiuti bis che dovrà sbarcare in Parlamento la settimana prossima. Il responsabile dell'Economia ha spiegato che c'è un miglioramento del deficit di 14,3 miliardi di euro, che andranno tutti impiegati nel prossimo decreto. Le misure servono a «contrastare gli effetti su individui, famiglie, imprese ed enti pubblici legati all'incremento dei prezzi dei prodotti energetici e più in generale dell'inflazione, al perdurare della diffusione del virus Covid-19, alle ripercussioni del prolungato periodo di siccità, nonché per ristorare le amministrazioni centrali dello Stato per le risorse utilizzate a copertura di precedenti provvedimenti di urgenza adottati nel corso dell'esercizio - si legge nella relazione -. Si tratta, in particolare, dell'abbattimento degli oneri di sistema sull'elettricità e sul gas disposto per il terzo trimestre dell'anno». Il taglio dell'Iva sui generi alimentari è una delle proposte su cui insiste la Lega e che la vice ministra dell'Economia, Laura Castelli, ha rilanciato lunedì parlando di azzeramento dell'imposta su pane e pasta e di tagli su altri alimenti. Idea ribadita anche da Matteo Salvini: «Piena condivisione per chiedere il taglio dell'Iva su pane, latte, pasta, riso, frutta e verdura già nel prossimo Dl Aiuti. Si tratta di un costo da circa un miliardo per un trimestre». Il governo, però, intende impiegare le risorse per altri interventi oltre a quelli già previsti nel decreto Aiuti precedente e cioè riduzione delle accise dei carburanti, sconti sulle bollette energetiche e bonus di 200 euro. Come Verità&Affari aveva anticipato ieri, Draghi sta pensando a due misure specifiche per aiutare i redditi medio-bassi: la prima sarebbe l'indicizzazione delle pensioni anticipata al mese di ottobre, mentre la seconda riguarderebbe un primo taglio al cuneo fiscale per l'ultimo del 2022. Per quest'ultimo ci sarebbero circa 3-4 miliardi euro. Le risorse, si legge nella relazione, «saranno utilizzate con un provvedimento urgente di prossima adozione che il governo intende adottare» per contrastare i rincari e l'inflazione. Il via libera alla relazione del governo dovrà arrivare con un voto a maggioranza assoluta da parte delle due Camere. Per perfezionare il dl Aiuti bis, il governo ha avviato il giro di consultazioni con le parti sociali. Prima del Consiglio dei ministri, infatti, Draghi ha incontrato le associazioni del settore agricolo e dell'artigianato (Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Cna, Confimi, Casartigiani, CONFAPI), assieme ai ministri Franco, Giancarlo Giorgetti, Renato Brunetta, Andrea Orlando e Stefano Patuanelli. Il premier ha sottolineato che le attività del governo non si fermano, c'è ancora tanto da fare sempre nel perimetro delle funzioni che competono al governo in questa fase. Draghi ha ribadito inoltre la volontà di coinvolgere tutti in questa fase di emergenza, per fronteggiare la flessione dell'economia e una stagione autunnale che si attende molto complessa. «Il bonus da 200 euro è una misura che noi riteniamo importante anche rispetto all'altra misura, il taglio dell'Iva sui beni alimentari - ha detto il presidente di Confartigianato, Marco Granelli -: fra le due preferiamo la prima perché riteniamo che sia più d'aiuto alle persone che sono in difficoltà, magari pensando di darlo a quelle con un reddito anche fino a 25mila euro».