L'Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese. Ed è quindi oggi, nel bel mezzo della crisi energetica, un partner quanto mai strategico che fornirà all'Italia 4 miliardi di metri cubi di gas in più rispetto a quanto previsto dagli accordi con l'Eni, In visita ad Algeri, il presidente del consiglio Mario Draghi ha poi evidenziato che questo è solo .il primo passo di una più ampia collaborazione che riguarderà anche lo sviluppo di fonti rinnovabili, come idrogeno verde e energia solare, eolica e geotermica. Non a caso del resto ieri il premier era accompagnato da un'ampia delegazione Draghi è infatti arrivato al palazzo presidenziale di Algeri, accolto dal presidente della Repubblica d'Algeria, Abdelmadijd Tebboune, con ben sei rappresentanti del governo: il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dell'Interno, Luciana Lamorgese, della Giustizia, Marta Cartabia, della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.

QUINDICI INTESE

Grazie al IV vertice intergovernativo fra i due Paesi sono state infatti firmate quindici intese che spaziano dalle rinnovabili, a strade, autostrade e grandi opere, per arrivare fino alla lotta alla corruzione, attraverso la collaborazione con l'Anac, ma anche alla radicalizzazione in carcere. In dettaglio, il primo protocollo prevede uno scambio di informazioni ed esperienze in materia giudiziaria (in particolare, nella formazione del personale giudiziario), carceraria (reinserimento detenuti), oltre che di modernizzazione e digitalizzazione della giustizia. Il secondo memorandum concerne la prevenzione e la lotta alla corruzione. Sul fronte energetico. c'è l'accelerazione da 4 milioni di metri cubi nella fornitura di gas oltre che le linee guida della cooperazione energetica, anche in tema rinnovabili. Intese anche sul fronte lavori pubblici per strade, autostrade, ponti, infrastrutture portuali e marittime. Tre memorandum riguardano il settore produttivo per lo sviluppo di startup, per la promozione di investimenti con il supporto agli imprenditori intenzionati ad investire nei due Paesi e per incoraggiare le microimprese italiane ad investire in Algeria attraverso un accordo firmato anche da CONFAPI e Anade, soprattutto nel settore agroalimentari e tessile. Una specifico accordo riguarda l'industria farmaceutica, anche attraverso joint-venture e delocalizzazioni dei siti produttivi italiani verso l'Algeria. Inoltre l'incontro ha posto le basi per la cooperazione scientifica e di ricerca mentre un memorandum d'intesa è dedicato all'industria metallurgica, chimica, plastica, agroalimentare, tessile e cantieristica. Capitoli a parte per la promozione del patrimonio storico e culturale. la formazione diplomatica e un memorandum nel campo dello sviluppo sociale, delle pari opportunità, della solidarietà e della famiglia. «L'Algeria è un partner molto importante per l'Italia. Lo è nel campo energetico, nell'industria e nell'attività imprenditoriale, nella lotta alla criminalità, nella ricerca della pace e della stabilità nel Mediterraneo» ha dichiarato Draghi. Non solo in campo energetico, ma anche per la «ricerca della pace e della stabilità» nel Mare nostrum, come ha spiegato il premier Draghi.

PIÙ GAS IN FUTURO

Il primo ministro italiano ha poi evidenziato come l'Algeria non solo ha accelerato nelle commesse dell'azienda di Stato Sonatrach verso Eni, ma è anche disponibile a «forniture di gas ancora più cospicue nei prossimi anni». Per l'Italia, il rapporto con l'Algeria è in sintesi «un'amicizia essenziale per sfide da affrontare». Secondo Draghi, «il vertice di oggi è anche l'occasione per riaffermare l'impegno di Italia e Algeria per la stabilità e per la prosperità del Mediterraneo, messe a dura prova dall'invasione russa dell'Ucraina». «L'amicizia tra Italia e Algeria è essenziale per affrontare le sfide che abbiamo davanti, dalle crisi regionali alla transizione energetica ha detto Draghi. Vogliamo continuare a lavorare insieme per la prosperità delle nostre imprese e dei nostri cittadini, per il futuro del Mediterraneo».

INTESA PIÙ FORTE

Per il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, il vertice intergovernativo ha segnato «una nuova tappa delle relazioni» tra Italia e Algeria. «Vogliamo rafforzare ha aggiunto le nostre relazioni di amicizia e di cooperazione» e i colloqui «sono stati intensi». «Domani poi ci sarà un accordo molto importante tra Occidental, l'Eni, e Total per un ammontare di 4 miliardi di dollari che mira a rifornire l'Italia con quantità molto importanti di gas naturale» ha concluso il presidente Tebboune.