Dai due incontri di stasera tra i sindacati e le associazioni imprenditoriali potrebbe venire indirettamente una spinta al governo a procedere verso l'obbligo del green pass per i lavoratori. I leader di Cgil, Cisl e Uil si riuniranno alle 18 con i vertici di Confindustria e alle 20 con quelli di Confapi. Le posizioni in campo fanno ritenere improbabile un accordo tra le parti sul green pass per entrare in azienda, come pure auspicato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Per questo, la palla dovrebbe tornare al governo. Che, del resto, col premier Mario Draghi, ha già annunciato di voler estendere il green pass e poi eventualmente l'obbligo del vaccino. In una lettera inviata allo stesso Draghi, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, confermano il loro «assenso» a un provvedimento di legge per «rendere la vaccinazione obbligatoria per tutti i cittadini», quindi non solo per i lavoratori. Ma questo punto verrà semmai affrontato in un secondo momento. Ora si tratta invece di decidere sul green pass. Confindustria preme per introdurlo e accusa i sindacati di fuga dalle responsabilità. Cgil, Cisl e Uil temono che le imprese, introdotto il green pass, abbassino la guardia sui protocolli anti-Covid e chiamano in causa il governo. Giovedì Draghi presiederà una cabina di regia per risolvere i contrasti nella maggioranza. Ma la strada sembra tracciata: il governo estenderà l'obbligo del green pass ad altre categorie del pubblico impiego, oltre la scuola, se non proprio a tutti i dipendenti pubblici. L'obbligo di certificazione dovrebbe essere esteso anche alle categorie di lavoratori dove esso è già previsto per i clienti: ristoranti, palestre, cinema, trasporti. Per un'estensione a tutti i lavoratori del privato il governo preferirebbe un accordo tra le parti. Sbarra, per la Cisl, ha lanciato segnali di apertura ma Landini (Cgil), dalla festa del Fatto quotidiano, ha ribadito che «la soluzione migliore è l'obbligo vaccinale per legge mentre il green pass è un modo per aggirare la questione». E ha alzato il tiro sul governo e sulla sinistra: «Ha fatto leggi peggiori sul lavoro rispetto alla destra e non ha corretto quelle di destra». Confapi propone un avviso comune per chiedere al governo l'obbligo vaccinale.