Si è svolto a Roma con i vertici Enel un primo incontro voluto dalla Confapi Aniem Abruzzo sulle problematiche relative ai crediti di imposta incagliati, derivanti dagli interventi di efficientamento energetico attraverso il Superbonus 110%. La priorità dell`Associazione imprese edili manifatturiere d`Abruzzo, attiva in tutte le quattro province con 460 iscritti e oltre 6.300 addetti, è quella di aprire un confronto sui contratti sottoscritti sul territorio con Enel X, la cui stasi riguarda in Abruzzo più di 450 cantieri. All`incontro, avvenuto nella sede di Enel in via Arno a Roma, hanno partecipato il vice presidente nazionale di Confapi Aniem, Bruno Faccio lini, i presidenti delle sezioni di Pescara-Chieti Luigi Pagnini, di Teramo Enzo Marcozzi e dell`Aquila Federico Bologna, oltre che una delegazione delle quattro province composta dal direttore di Confapi Aniem Pescara-Chieti Marco Medori e di Confapi Aniem Teramo Alfonso Savini. «Si tratta del primo di una serie di confronti necessari a dare risposte alle nostre imprese e ad affrontare la situazione», spiega Pagnini, «perché se su scala nazionale i crediti maturati che risultano attualmente incagliati si attestano a circa 3 miliardi, rispetto ad un totale dí 19 miliardi, per le attività della galassia Confapi Aniem, in Abruzzo questi rappresentano una cifra altrettanto imponente: parliamo di 166 imprese edili Confapi-Aniem che contano crediti contrattualizzati con Enel X per circa 280 milioni di curo, a seguito di ben 484 interventi conclusi o in fase di ultimazione. Uno stallo», sottolinea, «che preoccupa la categoria. Per questo abbiamo chiesto a Enel di aprire un confronto per riattivare l`iter della monetizzazione, in modo da restimire ossigeno alle realtà locali che hanno lavorato grazie a questa opportunità. Per dare risposte ai nostri iscritti e, a prescindere dalle sigle, a tui intero comparto in enorme sofferenza, siamo disponibili», conclude, «a fare il possibile per costruire, insieme a tutte le parti coinvolte, istituzioni comprese, una soluzione capace di riattivare un circuito che per molte realtà è vitale». «Era importante aprire un` interlocuzione ufficiale con Enel sullo stallo e formalizzare una lista delle priorità che invieremo in questi giorni, in modo da avere riscontro alla prossima occasione di dialogo che ci sarà a breve», aggiunge Marcozzi, «una di queste è la tempistica, indispensabile sia per dare respiro alle imprese, sia pure per definire i cantieri, visti i tempi stretti della misura; così come lo è riaprire la piattaforma per inserire la documentazione in progress; nonché trovare il modo per evitare alle imprese esborsi per i materiali, essendo comunque Enel uno dei fornitori, oltre che il detentore dei crediti d`imposta sulle opere. Su questi temi», conclude Mracozzi, «abbiamo trovato disponibilità a confrontarsi, tanto da istituzionalizzare il dialogo e su questo faremo la nostra parte».