In cima alle preoccupazioni dei piccoli Imprenditori c’è II conto dell’energia: da un`indagine dell`Api Torino emerge infatti che «l`incidenza media delle bollette sui ricavi delle imprese è passata dal 4,2% nel 2021 a una quota dell’11,2% prevista per quest`anno, con punte del 12% per manifatturiero e commercio». Non a caso quella deI caro energia è statala prima questione posta dal presidente dell’associazione delle piccole e medie imprese, Fabrizio Cellino, durante il confronto che si è tenuto ieri nella sede al castello di Lucento con alcuni dei candidati alle prossime elezioni politiche: quattro del centrodestra (Elena Chiorino, Marzia Casolati, Cado Giacometto e Tommaso Vanildo), una del Pd (Anna Rossomando) una del terzo polo (Barbara Magni) e una del M5S (Chiara Appendino). «VI chiediamo, se sarete eletti - è l’appello fatto da Cellino - di non dimenticare che certe scelte europee potrebbero non essere congeniali all`Italia e dovrete essere molto rigidi su questo per non veder aumentare questo gap». Per Varaldo, di Noi Moderati, «bisogna pensare anche al medio e lungo periodo, mentre il governo deve intervenire subito sulle bollette distinguendo il prezzo del gas da quello dell’energia». Tema, quello del disaccoppiamento che mette d`accordo tutti i candidati presenti, come Rossomando (Pd), per la quale è anche «da fare la battaglia del tetto europeo ed è per questo che è importante stare in Europa». «Sbloccare il rigassificatore di Piombino, sganciare il prezzo dell`energia che proviene dalle rinnovabili da quello da non rinnovabili» sono le proposte della calendiana Masini. Giacometto (Forza Italia) insiste sul “disaccoppiamento e l’uso degli extra gettiti” mentre Elena Chiorino (Fdl) denuncia «un estremismo ambientalista e 10 anni di assenza di politiche industriali ed energetiche». Per Casolati (Lega) «bisogna trovare il modo dl venire incontro alle aziende» Come? Per Appendino la soluzione si chiama «Energy recovery fund: un piano che consenta all`Europa di fare blocco comune negli acquisti e avere maggior potere contrattuale con il resto del mondo».